giovedì 12 aprile 2018

Di frutteti, Venezie e labirinti





Si inaugura mercoledì 9 maggio alle ore 18.30 la personale di Stefania Missio: 
Di frutteti, Venezie e labirinti.

9-25 maggio 2018
lun-ven 9.30 - 13.30 / 15.30 - 18.30
Mo.c.a Studio tel. 06 4742764 / 3282376950



In esposizione opere in feltro (smalto, acrilici ed interventi con fili e perle su feltro), ceramiche incise e dipinte e silhouettes in cartoncino nero.
La mostra, attraverso un percorso diviso su due piani, offre uno spunto tematico che parte dal mito del Minotauro e del labirinto, con particolare attenzione sulla figura della madre Pasifae e del rapporto con la sua creatura, prosegue con il frutteto come luogo mitico e di contemplazione spesso inconsapevole ed arriva alla città di Venezia come immagine reale di una città labirinto in cui se si arriva non si potrà uscirne facilmente. Forse mai, destinati a cercare una porta che forse non vuole essere trovata.
Con aperitivo.

Stefania Missio nasce a Roma nel 1969. 
Dopo gli studi classici studia arti incisorie a Venezia, approfondendo il campo del libro d'artista. Si diploma in pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Roma e fonda nella stessa città la Annuale Rassegna di Libro d'Artista di Roma che avrà la durata di un decennio, raggiungendo diverse sedi sedi tra cui la Biblioteca Nazionale, la Biblioteca Casanatense, il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, il Museo Morandi di Bologna, il MART di Rovereto, l'Istituto Italiano di Cultura di Santiago del Chile. Ha partecipato a diverse tavole rotonde sul tema del libro d'artista come relatore, tra le quali presso il MART di Rovereto e presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze. 
Tra le mostre personali si evidenziano 'Rosa Alchemica' presso la Galleria Ferro di Cavallo (2005) e 'Il Giardino delle Esperidi' presso la Galleria Cassiopea (2007) di Roma. Nel 2015 apre all'isola di La Maddalena il Museo dei Piccoli, dapprima struttura e poi attività presso le scuole di ogni ordine e grado dedicata alla promozione di progetti su arte e nuovi 
metodi di introduzione alle tematiche artistiche.



domenica 12 febbraio 2017

Il mio maestro dice: felicità. My teacher says: happiness.







Foto di Stefania Missio
Work in progress su panno 
con filo, china e perline.
 Febbraio 2017





Ho avuto un maestro quando studiavo a Venezia, si chiama Jeffrey Dell. Lui mi chiedeva spesso il perché io avessi scelto una determinata soluzione. Osservare e giustificare, sempre.
Qualche giorno fa gli chiedevo come si può fare arte non autoreferenziale, essendo isolati. Si, lui mi ha risposto che è molto importante per lui avere contatti, osservare altri artisti. E' professore all'Università a San Marcos, in Texas. 
C'è una soluzione per me? ho chiesto.
Non lo so, mi ha detto, in effetti non è una situazione facile. 
Ma, ha aggiunto, alla fine la cosa più importante è che tu faccia la cosa che ti rende felice. 
La risposta non era affatto scontata e mi ha reso felice.

When I was studying in Venice I had a teacher. His name is Jeffrey Dell. He often asked me why I've chosen that specific solution. To watch and to give a reason, always.
Some days ago I asked him how can it be possible to do a not auto-referential art, being isolated. 
Yes, he answered me that it's very important to have relationships, watching other artists. He's professor at the University in San Marcos, Texas.
Is there a solution for me? I asked.
I don't know, he said, it's not an easy situation indeed.
But, he added, finally the most important thing is to do what it makes you happy.
The answer wasn't absolutely expected and it has made me happy

venerdì 27 gennaio 2017

La verità che si trova tra il gioco e l'apprendimento. The truth which is between playing and learning.


Foto di Stefania Missio
Gabriele osserva la Primavera di Sandro Botticelli
durante l'incontro su I Ritratti Rinascimentali
Seconda B Scuola Primaria Via Carducci La Maddalena
26 gennaio 2017

No, non sono io che l'ho scoperto. 
Ma io l'ho vissuto ed ho percepito la verità che si trova  tra il gioco e l'apprendimento. Il 18 gennaio 2015 è nato il Museo dei Piccoli, la sua storia è già piena ed intensa. 
Vivere oggi nella mia isola è per me difficile, anche se tutti la amano. Anche io l'ho amata tanto. Oggi sto cercando le ragioni del mio amore per lei. 
Ma una cosa non la potrò mai e poi mai trovare fuori da quest'isola: il saluto appassionato dei bambini che incontro per strada, con i quali ho giocato al museo o a scuola. Quando incontro QUESTI bambini io sento davvero una gioia profonda di vivere proprio in QUESTA isola. Tutto è nato giocando con l'arte. 

I hadn't discovered it. Not I. 
But I experienced it and I perceived the truth which is between playing and learning. On January 18th 2015 was born the Museo dei Piccoli. Its story is already full and intense. 
It's very hard for me living in my island today, although everyone loves her. I loved her a lot, too. Today I'm finding the reasons of my love for her. 
But there's a thing that I could never find outside: the children's enthusiastic greetings when I meet them around. The children who I worked and played with at the museum or at school. 
When I meet THESE children I really feel a deep happiness of living in THIS island. All is born playing with the art.


martedì 24 gennaio 2017

Finché c'è un libro c'è speranza. Whilst there's a book, there's hope




 Stefania Missio, Le parole e le cose 
48 x 20,5 x 12 cm  
linoleumgrafia e collage su carta giapponese, oggetti rivestiti; 
contenitore in plexiglass inciso con trapano elettrico; filo di cotone
2003


Finché c'è un libro c'è speranza. 
La mia esperienza nel campo dell'arte è stata legata fortemente al campo del libro. Chiamiamolo libro d'artista. 
Dopo 10 anni di Rassegna Internazionale di Libro d'Artista di Roma, come fondatrice e direttrice, a parte qualche altro evento, mi sono fermata perché ho avuto nuove priorità. 
Ho iniziato ad avere interlocutori molto più giovani , poiché ho avuto due bellissimi bambini. Il mondo di cui prendersi cura ha assunto una altezza differente: io mi sono fatta piccola per lavorare sulle vere fondamenta. Ma quello che avevo prima mi manca molto e vivendo oggi in un'isola ho spesso la sensazione che quello che è stato sia andato. 
Invece no. 
Ricevo intermittenti segnali da diverse parti di Italia e del mondo, dimostrandomi che il mio lavoro passato è stato un seme. Per un libro, essere davvero un libro, è necessario avere almeno due persone.
Finché c'è un libro c'è davvero speranza.
Negli anni, anche tanti.


Whilst there's a book, there's hope.
My experience in art has been strongly connected by the area of the book. Let's call it artist's book. 
After 10 years spent in the International Fair of Artist's Book of Rome as founder and director, as well as other events, I've come to a stop because I had new priorities.  
I've started to have younger interlocutors, because were born two beautiful children. I had to take care of the world from a shorter height and I started to work on the real basis. But what I had before I miss a lot. And I often have the feeling that what I had it's gone, living in an island
But no. 
I catch intermittent signals from different parts of Italy and the world, explaining me that my passed work is been a seed. 
For a book, to be a real book, is necessary to have two person at least.
Whilst there's a book, there's really hope.
Through the years, a lot of years too. 



domenica 22 gennaio 2017

Un'isola può parlare al mondo? Can an island talk to the world?


Foto di Stefania Missio. 
Giordano al Giardino dei Tarocchi. 
Capalbio, 2015

Un'isola può parlare al mondo? Può trovare gli strumenti adatti? 
Il mondo può ascoltare la voce di un'isola? Ne ha voglia?
O un'isola è fatta per soddisfare l'immaginazione collettiva del resto del mondo?
L'arte che esce da un'isola è solitaria o ha fondatezza anche nella città meno isolata del mondo?
L'arte ha una validità?
E' valida?
Valido: "(...) accettato come vero o come buono: un principio valido per tutti | che vale (...)" ( Dizionario Garzanti ). 
Ah, quel per tutti!

Can an island talk to the world? Can a island find the right means to do it? Can the world hear the voice of an island? Does the world really want it? Or an island is made to satisfy the collective imagination of the rest? Is the art made in a island solitary or can it be empathetic also in the less isolated city in the world too?
Has the art a validity?
Is it valid?
Valid: "(...)approved as true or good: a valid principle for everyone/which is valid (...) ( Garzanti Dictionary ).
Oh, that for everyone!